Le cifre parlano chiaro: gli acquisti on-line fatti dai consumatori italiani nel 2020 valgono 22,7 miliardi di euro, ben 4,7 miliardi in più rispetto al 2019.
La fotografia scattata dall'Osservatorio del Politecnico di Milano non lascia dubbi: l'eCommerce è ormai diventato parte integrante del mercato complessivo italiano e i consumatori si stanno sempre più orientando verso questo tipo di acquisto.
Con l’arrivo della pandemia il settore dell’eCommerce è diventato essenziale non solo per i cittadini che non possono andare fisicamente in negozio, ma soprattutto per le aziende che non hanno (spesso) altro modo per vendere il proprio prodotto.
Le aziende che prenderanno questo periodo come un periodo di sosta, pensando che torneranno a fare lo stesso business di prima, sbagliano. Le evoluzioni sulle abitudini di consumo cambieranno completamente e i clienti si abitueranno a nuovi tipi di servizi e relazioni con le aziende.
VENDITE PER CATEGORIA
Tra i settori che hanno beneficiato maggiormente di questo periodo, grazie alla presenza degli eCommerce, vi sono:
- Food&grocery +56%
- Arredamento e home living +30%
- Abbigliamento +21%
- Informatica ed elettronica di consumo +18%
- Editoria +16%.
Il settore Moda, già in difficoltà per la chiusura per molto tempo degli store fisici, nel 2020 ha subito un impatto negativo dovuto alla mancanza di necessità del prodotto. Questo ha avuto ripercussioni su tutto l’anno, ma ma con un fatturato che si è mantenuto tuttavia stabile. Il tempo libero, che nel 2019 rappresentava il 42,7% del fatturato, ha subito l’influenza della limitazione dovuta alla pandemia, facendo calare il fatturato delle attività di svago fuori casa. Nonostante queste limitazioni gli ordini di giocattoli sono aumentati considerevolmente, così come di accessori per gli hobby casalinghi o gli ordini di sex toys. Il comparto eventi ha subito un impatto fortemente negativo a causa della sospensione degli stessi e, infine, il settore Turismo, che rappresentava il 25,6% del totale del fatturato 2019, ha subito un impatto fortemente penalizzante.
SOLUZIONI ECOMMERCE: I CMS PIU’ UTILIZZATI
Nel corso di questi mesi si è visto un proliferare di siti eCommerce; aziende e attività commerciali si sono affacciate per la prima volta sul mondo digital, senza avere mai avuto un sito web o quantomento una presenza sui social. Diversi player hanno optato per ampliare i canali di vendita, gestendo questo processo direttamente o affidandosi a piattaforme di supporto.
La metà delle aziende italiane è presente sui marketplace (Amazon e eBay in primis), anche se il sito proprietario rimane il canale prediletto. Circa il 50% del fatturato proviene dal sito proprietario, il 23% da marketplace, l’8% dai social media e il restante da altri canali.
Per quanto riguarda le soluzioni eCommerce più utilizzate, vediamo che il 38% delle aziende ha sviluppato il proprio eCommerce su piattaforme ad hoc. La seconda soluzione più utilizzata si conferma Magento con il 25%. Si mantengono stabili Prestashop e WooCommerce rispettivamente con il 15% e il 12%. Guadagna quote di mercato Shopify (dal 5% al 10%) e le altre soluzioni come OpenCart, Salesforce, Drupal, Joomla, OsCommerce e Oracle rimangono tutte al 2%.
CONCLUSIONI
Da quanto emerso dall'analisi dei dati, il comparto eCommerce ha subito un forte balzo in avanti in Italia. Ci sono ancora molte realtà titubanti nei confronti del commercio elettronico, ma siamo sicuri che questo trend avrà una crescita costante nel tempo e vedremo anche nel 2021 molte aziende affacciarsi a questa nuova opportunità.