I social network, come Instagram, non sono solo un mezzo per condividere parte della propria esistenza con il mondo, ma sono un vero e proprio strumento di marketing.
Sono moltissime le aziende e le persone che lavorano proprio grazie a essi. Per questo motivo è stato necessario fornire degli strumenti che danno la possibilità di analizzare e monitorare l'andamento dei propri contenuti, così da capire se la propria strategia è vincente o meno. Tali strumenti sono gli indicatori chiave di prestazione, in inglese Key Performance Indicator (KPI).
Indice
- Cosa sono e a cosa servono i KPI
- Perché monitorare i social network è importante
- Quali sono i KPI essenziali per le campagne marketing di Instagram
- Ulteriori KPI utili
1. Cosa sono e a cosa servono i KPI
I KPI, Key Performance Indicator, sono un indicatore chiave di prestazione nel quale rientrano le metriche utili ad analizzare i progressi di una strategia e a verificare quali obiettivi sono stati raggiunti.
In sostanza i KPI servono a misurare i risultati che si stanno ottenendo dalla campagna grazie ai quali è poi possibile modificare degli aspetti della strategia per migliorarla.
2. Perchè monitorare i social network è importante
Monitorare costantemente i social network è una pratica importante perché permette di osservare i dati e di trarne delle conclusioni. In particolare dà l’opportunità di:
- Capire il rendimento delle campagne così da poter, nel caso, adottare ulteriori strategie per migliorarle;
- Conoscere il pubblico e i competitor con cui ci si interfaccia;
- Ottenere dei risultati concreti che possano essere presentati al team e ai clienti.
L’analisi che viene poi fatta dei dati ricavati può essere di tre tipologie:
- Descrittiva: mostra cosa accade in un dato momento grazie alle informazioni che vengono derivate direttamente dagli strumenti.
- Predittiva: permette di prevedere come andranno le campagne future grazie ai risultati ottenuti da quelle precedenti.
- Prescrittiva: è la più completa e approfondita perché non solo mostra cosa sta succedendo in un dato momento ma fornisce anche delle soluzioni concrete ai problemi così da poter migliorare la campagna.
Infine, esistono due tipologie di strategie possibili:
- Organic: sta a indicare il marketing basato su funzionalità gratuite (es. post, stories, reels, IGTV di Instagram) messe a disposizione dai social network per creare contenuti. Questa è una strategia che permette di sviluppare la brand identity e di far crescere la propria community.
- Paid: rappresenta il marketing basato su funzionalità a pagamento (come sponsorizzazioni e inserzioni) che permettono di raggiungere un bacino di utenza più ampio in poco tempo e di aumentare la notorietà del marchio.
3. Quali sono i KPI essenziali per le campagne marketing di Instagram
Dopo aver spiegato cosa sono i KPI e perché sono importanti, vediamo ora nel dettaglio quali sono i KPI essenziali per svolgere un’analisi accurata delle campagne Instagram:
- Reach: la copertura offre la possibilità di conoscere l’ampiezza del pubblico e valutare il grado di efficacia di un contenuto. Si tratta di un valore che indica il numero di visualizzazioni totali dei post. Su Instagram la Reach Rate media dei profili è del 19%.
- Engagement: il tasso di coinvolgimento fornisce un dato più approfondito sull’andamento dei contenuti perché analizza la quantità e la qualità delle interazioni degli utenti con i post. In particolare, vengono osservati: like, reaction, commenti, condivisioni, salvataggio dei post, click, visualizzazione dei contenuti video e citazioni. Su Instagram l’Engagement Rate medio dei profili è del 3,1%.
- Pubblico: è importante capire da chi è formata la propria community così da individuare il target adatto per le campagne marketing. Le informazioni da prendere in considerazione sono: il numero di follower, genere, età, città o paesi di provenienza e le azioni che svolgono.
- Traffico di Referral: ovvero la quantità di traffico che arriva al sito web a seguito di una campagna marketing. Si monitora quante persone sono effettivamente arrivate sulla landing page di un sito web grazie a un contenuto su Instagram. Si tratta di un parametro che mostra la portata e il successo della campagna stessa.
- Conversion Rate (CR): il tasso di conversione sta a indicare la percentuale degli utenti che compiono concretamente un’azione dopo aver visitato il sito web o il link promosso dalla campagna marketing. Questo valore si può calcolare tramite questa formula:
È bene ricordare che i risultati delle analisi delle campagne marketing dipendono anche da chi sono i brand e gli/le influencer che le conducono. Questo perché i profili minori hanno in media prestazioni più alte rispetto ai profili più conosciuti, soprattutto a livello internazionale.
Mettiamo ora a confronto dei profili di influencer di Instagram per rendere più chiaro questo concetto.
- Chiara Ferragni con quasi 25milioni di followers ha un Engagement Rate del 2,39%.
- Camilla Boniardi, in arte Camihawke, con poco più di 1milione di followers ha un Engagement Rate del 8,34%, quasi il triplo rispetto a quello di Chiara Ferragni.
- Karim Musa, in arte YoTobi, con quasi 340mila followers ha un Engagement Rate del 14,11%. Come vedete nonostante lui abbia una community numericamente di gran lunga inferiore rispetto a quella di Chiara Ferragni e Camihawke ha un engagement rate molto più alto.
4. Ulteriori KPI utili
Si deve poi tenere a mente che non esistono solamente i KPI appena spiegati, ma la valutazione di una metrica piuttosto che un'altra dipendono dagli obiettivi che si vogliono perseguire nella campagna marketing.
Qui di seguito verranno presentate altre metriche utili per l’analisi degli investimenti fatti per le campagne Instagram e per l'organizzazione e gestione della pubblicazione dei contenuti sul profilo:
- Volume dei contenuti: ovvero il numero totale dei contenuti pubblicati (post, video, Reels e IGTV), in tale parametro non rientrano le Stories.
- Qualità dei contenuti: per capire se un contenuto pubblicato ha avuto successo bisogna guardare le interazioni che ha riscosso, soprattutto le condivisioni e i salvataggi.
- Timing di pubblicazione: ovvero la programmazione dell'orario di pubblicazione. Prima di postare un contenuto è importante capire in quale momento della giornata i propri follower sono più attivi.
- Return on Investment (ROI): indica la totalità del budget investito per la campagna marketing, per calcolarlo si utilizza la seguente formula:
- Return on Advertising Spend (ROAS): si tratta del ritorno sulla spesa pubblicitaria, vale a dire il guadagno che la campagna pubblicitaria ha generato, il valore può essere ricavato grazie a questa formula:
- Cost per Action (CPA): il costo per azione indica il budget sostenuto dall’inserzionista per ogni azione effettivamente compiuta dagli utenti.
Conclusione
Adesso che sai cosa sono, a cosa servono e come funzionano i KPI puoi analizzare al meglio il lavoro che hai svolto fino ad ora, così da capire se hai bisogno di sviluppare strategie più efficaci o se sei già sulla buona strada.