Come ha fatto un artista americano a vendere un’opera digitale per 69 milioni di dollari?
Cosa significa che un tweet è stato acquistato a quasi 3 milioni di dollari?
Facciamo chiarezza su che cosa sono gli NFT e come funzionano.
Indice
1. Cosa sono gli NFT
Gli NFT, acronimo di Non-Fungible Tokens (beni non fungibili), sono dei certificati di autenticità digitale, ovvero dei contenuti digitali che diventano unici, inalterabili e inequivocabili grazie a una certificazione che avviene tramite blockchain.
In parole semplici, possiamo considerare gli NFT come beni digitali coperti da proprietà intellettuale, che quindi sfidano il concetto di creare arte digitale che non può essere contraffatta poiché consentono all’acquirente di essere l’unico e inequivocabile proprietario.
Per comprendere a pieno questo concetto è bene focalizzarsi sul termine inglese Fungible, che sta ad indicare un bene (Token) sostituibile e replicabile. Il denaro, ad esempio, è un bene fungibile: puoi sostituire una banconota da 5 euro con un’altra da 5 euro, e non vi sarà alcuna differenza.
Gli NFT sono dunque l’opposto, ovvero beni digitali unici, espressioni crittografiche non intercambiabili, che garantiscono al proprietario l’unicità e l’autenticità dell’oggetto digitale acquistato.
Come avviene l’acquisto della proprietà su quelle opere digitali? Grazie alla tecnologia della blockchain, un registro digitale aperto e decentralizzato capace di memorizzare enormi quantità di dati in maniera sicura, verificabile e permanente mediante l’uso della crittografia.
È bene sottolineare che chi acquista un’opera d’arte legata a un NFT non sta acquistando l’opera vera e propria, bensì il diritto sull’opera, verificato e garantito mediante uno smart contract.
L’esempio più celebre di NFT è l’opera del designer Mike Winkelmann, ormai noto con il nome d’arte di Beeple, chiamata Everydays – The First 5000 Days e venduta a più di 69 milioni di dollari.
Ciò che l’acquirente ha comprato, perciò, non è un’opera materiale, bensì un file JPEG reso unico grazie a uno smart contract.
Beeple stesso, nel definire gli NFT, ha affermato: “Sono, nella loro estrema essenza, delle prove di proprietà, che puntano verso un certo file e dicono questa cosa è tua”.
Ma gli NFT non sono solo opere d’arte digitali: possono essere gif animate, immagini, video, canzoni, tweet… insomma, qualsiasi cosa che possa dirsi digitale.
Ad esempio, il primo tweet della storia, pubblicato il 21 marzo 2006, è stato venduto per 2,9 milioni di dollari. Anche in questo caso, ciò che è stato acquistato non è il tweet di Jack Dorsey, bensì il certificato digitale del tweet.
2. Mercati di NFT
Sono già numerosissime le piattaforme per il trading di opere digitali:
- SuperRare – è tra i Marketplace più conosciuti di NFT, in cui vengono vendute principalmente opere d’arte digitali.
- NBA Top Shot – è una piattaforma che consente di vendere e comprare dei brevi highlights delle partite NBA.
In questo caso non vengono acquistate opere d’arte, bensì brevi video delle partite di basket in edizione limitata, quasi fossero rari pezzi di collezione.
Il più celebre degli gli NFT venduti su NBA TopShot è il video di LeBron James che fa una schiacciata, venduto a più di 200 mila dollari.
- OpenSea – è un Marketplace in cui è possibile vendere o acquistare oggetti digitali come gif animate, app, videogame e arte digitale.
- Nifty Gateway – Il Marketplace che si sta espandendo il più velocemente di tutti, che comprende celebrities e artisti piuttosto famosi, tra cui, di recente, Eminem.
Conclusione
In questo articolo abbiamo scoperto cosa sono e come funzionano gli NFT: si tratta di un mondo estremamente ampio e ancora in buona parte inesplorato, con grandi potenzialità ma ancora molti punti interrogativi.